La verginità

ANNO DELLA FAMIGLIA AMORIS LAETITIA

Dodicesima scheda di approfondimento dell'Esortazione Apostolica del Papa


Può apparire curioso che questo stralcio di Amoris Laetitia appartenga alla sezione intitolata “Amore appassionato”. Che c’è di appassionato in una scelta di verginità?

Alcune sottolineature, poi, nel contesto culturale attuale sembrano incomprensibili: “superiorità del celibato a motivo dell’astinenza sessuale”? 

La voce della nostra epoca sembrerebbe domandarsi esattamente il contrario: come fa a considerarsi pienamente umana una scelta del genere?

Il punto prospettico da cui inquadrare questa particolare forma di “amore appassionato” è tenendo nel campo visivo la vocazione al matrimonio: se l’amore di due sposi nella Chiesa racconta in maniera concreta che la passione di Dio per l’umanità è un amore mai disincarnato, e lo esprime attraverso tutte le sfumature e i gesti della quotidianità, la scelta della verginità testimonia la possibilità di amare senza bisogno di possedere.

Inoltre ricorda che in nessun caso la fonte originaria dell’amore è da ricercarsi in una persona – sarebbe diminuirne il mistero: anche nell’amore coniugale la fonte è Dio, che promette di rabboccare il “vino nuovo” delle nozze di ogni coppia di sposi (cf. Gv 2).

“Amatevi come io vi ho amati” è l’unico comandamento ereditato da quel Dio appassionato all’uomo tanto da rivestirsi di un corpo d’uomo.   

Il Suo amore senza risparmio, senza guadagno, senza condizioni, fino alla croce, è l’unico modello che plasma le scelte e i gesti di ogni credente, qualunque sia il destinatario. 

Se si tratta del marito o della moglie, questa piccola cellula di Chiesa ha il dono di poter testimoniare il dinamismo d’amore fra Padre, Figlio e Spirito: un amore che tutto si dà e tutto riceve. 

Quando i destinatari sono le persone che la storia concreta (non sempre scelta!) mette sul cammino di un celibe, la grande testimonianza possibile è quella di un dono di sé disinteressato. 

Che bella una comunità cristiana in cui diversi stati di vita risplendono delle infinite forme del dono di sé! – genitori che crescono i figli, figli che accudiscono i cari anziani, celibi che donano la vita per gli altri nel lavoro o nel volontariato, a favore dei piccoli, degli emarginati, dei poveri…

Per ognuno c’è una possibilità di dono totale. C’è qui ed ora, senza attendere tempi favorevoli o condizioni ideali. 

E quella di donarsi a chiunque la vita ci ponga davanti - dice oggi al mondo la scelta della verginità - è la via della piena felicità, testimonianza di una passione totale per l’essere umano, a immagine dell’amore di Dio, amante dell’uomo da sempre e per sempre. 

Federica Uboldi



Come c'è una verginità degli sposi, c'è una sponsalità dei vergini. E questo sotto il segno dell'unico amore che accende ambedue le vocazioni in modalità e intensità diverse. 
Il tema matrimonio-verginità si incontra in san Paolo (cfr 1 Cor 7). L’Apostolo sottolinea, con grande chiarezza, che la verginità deriva esclusivamente da un consiglio e non da un comandamento (cfr 1 Cor 7,25). In pari tempo, offre suggerimenti sia alle persone già sposate, sia a coloro che debbono prendere ancora una decisione al riguardo (cfr 1 Cor 7, 36-37).
Non si tratta del discernimento tra «bene» o «male», ma soltanto tra «bene» o «meglio». 




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cap.IV - §§ 158-160
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